
Il progetto di ricerca Smart Venues, finanziato dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Sicilia, è protagonista in questi giorni al Vinitaly di Verona, l’appuntamento internazionale di riferimento per il mondo del vino e dei distillati. L’evento rappresenta un’opportunità strategica per divulgare e diffondere i risultati di un’iniziativa che mira a rivoluzionare l’interazione tra consumatori e produttori nel settore enogastronomico siciliano, attraverso un’App, dei touchponts e grazie a delle soluzioni tecnologiche basate su l’intelligenza artificiale.
Il progetto Smart Venues vanta due proficue collaborazioni per l’attività di sperimentazione con l’Enoteca regionale del Sud Est e con il Comune di Acireale, ha l’obiettivo di rendere più fluida la relazione e l’interazione tra chi produce e chi consuma vino e prodotti tipici. Un elemento centrale del progetto è la valorizzazione, anche attraverso l’intelligenza artificiale, di tre categorie concettuali chiave per il mondo dell’enogastronomia: le persone, i prodotti e i posti. L’obiettivo è creare un sistema di classificazione e una base di conoscenza che forniscano agli utenti una comprensione più approfondita della qualità, della tracciabilità e delle caratteristiche uniche dei prodotti siciliani. In definitiva, la soluzione tecnologica sviluppata mira a tutelare, tracciare, proteggere e valorizzare i prodotti e il loro legame con il territorio, ma anche le persone e i luoghi della Sicilia, comunicandone l’eccellenza al mercato nazionale e internazionale.
“Una straordinaria occasione quella della Fiera di Verona per la valorizzazione dei vini siciliani – ha detto il Prof. Salvatore Barbagallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana – la Sicilia è leader in Italia per superfici dedicate a prodotti DOP e IGP, oltre che per il biologico. Nel settore agricolo è cruciale il ruolo della tecnologia e della ricerca, con l’Assessorato impegnato in iniziative di trasferimento tecnologico e nel connubio tra ricerca e imprese per favorire lo sviluppo attraverso la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale”.
“In un momento di grande incertezza per il vino italiano in molto mercati internazionali, la cantina e i territori di origine del vino riconquistano grazie al fisico-digitale un ruolo ancora più centrale per attrarre nuovi clienti di mercati emergenti – ha spiegato Massimo Furoni, Chief Digital & Strategy Officer di Softec – creando esperienze digitali immersive e diffuse in grado di creare nuovi appassionati e futuri nuovi clienti. La cantina da puro luogo di scoperta e degustazione diventa, grazie al Phygital e all’AI, un attivatore di esperienze a 360° dal primo all’ultimo miglio del customer journey.”
“Il successo del progetto Smart Venues si fonda anche sulle collaborazioni con l’Enoteca Regionale e con il Comune di Acireale – ha dichiarato Giuseppe Di Dio, presidente del CERISVI – Centro di Ricerca per lo Sviluppo e l’innovazione – queste realtà rappresentano le due “Venues”, ovvero gli ambienti dimostrativi del progetto utilissimi per una sperimentazione efficace con il coinvolgimento diretto dei technology end users. La Città di Acireale, porta d’accesso all’Etna, si configura come vetrina privilegiata per i vini Etna DOC e per le eccellenze enogastronomiche del territorio etneo – ha proseguito – la Città di Vittoria, con l’Enoteca Regionale, rappresenta la porta d’accesso alla Val di Noto, un altro territorio siciliano di primaria importanza per la valorizzazione dei suoi prodotti enogastronomici distintivi”.
L’edizione 2025 del Vinitaly assume un significato ancora maggiore per la Sicilia, nominata Capitale Europea dell’Enogastronomia. Questa prestigiosa nomina aprirà nuove sinergie con l’Assessorato all’Agricoltura e con l’Assessorato alle Attività Produttive, offrendo al progetto Smart Venues ulteriori occasioni fondamentali per la disseminazione dei suoi risultati ad alto impatto.
Il progetto Smart Venues pone particolare attenzione anche alla valorizzazione delle denominazioni di origine controllata, come l’unica DOCG siciliana e la sempre più apprezzata Etna DOC, che sta riscuotendo un notevole successo sui mercati internazionali. La sinergia tra la rappresentazione del territorio, i rigorosi disciplinari di produzione e le soluzioni tecnologiche innovative sviluppate dal progetto contribuisce a rafforzare ulteriormente il posizionamento dei vini siciliani di alta qualità.
Silvio Balloni, Presidente dell’Enoteca Regionale della Sicilia, sede Sud Est, ha posto l’accento sul vasto potenziale vitivinicolo della Sicilia, definendola un “continente ricco di espressioni agroalimentari, culturali e promozionali per l’intera regione”, dove è stata ed è rilevante la “questa collaborazione e il progetto Smart Venues che ha permesso di coinvolgere i produttori soci nel progetto e di integrare i dimostratori tecnologici all’interno della sede dell’Enoteca”. Una sinergia che “offre una visibilità immediata e la possibilità di promuovere non solo il vino – ha proseguito – ma anche la cultura, gli eventi, l’enogastronomia e i paesaggi siciliani che lo rendono unico”, forte anche della “crescita dell’Enoteca, che conta già 20 soci produttori e collaborazioni con enti pubblici come il Comune di Vittoria e il Consorzio di Tutela Cerasuolo di Vittoria DOCG”.